Giugno, perché fermarsi adesso?

Se maggio era stato il mese degli acquisti compulsivi, giugno gli ha tenuto testa se non l'ha superato addirittura. Sono sempre stanca, se non lavoro mi trascino dalla sedia al divano, faccio fatica a leggere, a fare quel minimo di attività fisica e attività creative che mi piacevano, ma se riesco a raggiungere una libreria non ce n'è per nessuno.

Mi mancava un po' scrivere nel blog, ma non ho finito i libri che ho in lettura da una vita, proprio per questa stanchezza pervasiva... per questo motivo, questa volta mi limito a elencare i libri acquistati, senza le solite note personali sul perché e il per come dell'acquisto. Insomma, se volete ne parliamo e quando c'è da parlare di libri ci sto sempre, ma poi, gira e rigira, i motivi dell'acquisto sono sempre quelli in due o tre varianti: perché sì, perché mi ispira, perché c'era il gadget...

Ecco allora l'elenco del bottino di giugno:

  • 1493, di Charles C. Mann (Mondadori)
  • Good omens, di Terry Pratchet e Neil Gaiman (Mondadori)
  • Racconti dell'incubo e del mistero, di Guy de Maupassant (Feltrinelli)
  • Sedia a sdraio, di Stefano Bartezzaghi (Salani). Ok, questo era un omaggio
  • La fine del sacrificio, di Guy G. Stroumsa (Einaudi)
  • Racconti brasiliani del fantastico e del grottesco, (Abeditore)
  • Sepolcro (Abeditore)
  • Leggere per leggere, di Hamelin e Rachele Bindi (Salani)
  • Il libro dei vulcani d'Islanda, di Leonardo Piccione (Iperborea)
  • A proposito di libri, (Iperborea)
  • Il quaderno dei compiti delle vacanze per adulti, (Blackie)
  • Come annoiarsi meglio, di Pietro Minto (Blacke)
  • Le vite nascoste dei colori, di Laura Imai Messina (Einaudi)
  • Nightmare Alley, di William Lindsay Gresham (Sellerio)
Mi fermo. Già un po' mi sento in colpa per i soldi spesi; non finirò in mezzo ad una strada per questo, razionalmente ritengo che i soldi investiti in libri siano ben spesi, ho un lavoro, nessun debito, non dovrò saltare i pasti... ma nel senso di colpa c'è poco di razionale, si sa.
Sapete a chi altro, oltre a voi che leggete, vorrei mostrare questo post? Alla bambina che era con sua madre in libreria durante uno di queste incursioni. Avrà avuto 8-9 anni. La madre, dopo aver negoziato "un libro grande oppure due piccoli", alle insistenze o forse difficoltà di scegliere della figlia ha proposto: "ne hai altri a casa che non hai ancora letto, almeno 5-6; considerala una sfida, leggi quelli che hai e poi ne compriamo altri". Non solo ho voluto bene a entrambe, ma sarei andata a battere la spalla alla bambina: non passa mai, cara, ecco la tessera del club...




 

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